Fatturazione Attiva - Gestione fatture scartate e rifiutate

Versione Compatibile: Tutte 

Data e numero revisione: 24/11/2023, v. 1

Motivazione revisione: Creato il capitolo


In questo capitolo viene trattata la gestione delle fatture scartate e delle fatture rifiutate.


Fatture scartate

Per trattare uno scarto SdI occorre seguire le seguenti operazioni.


1. Determinare la ragione dello scarto

Per poter produrre un documento valido, occorre sapere perché l'invio precedente è stato scartato e quindi perché non era valido. La motivazione del rifiuto è contenuta nelle notifiche associate alla fattura per chi usa la PEC e nelle colonna "Messaggio provider" per chi usa DocEasy. 


2. Cancellazione della fattura

Nella consolle di fatturazione elettronica occorre eliminare la fattura scartata che si desidera rinviare.


3. Correzione degli errori che hanno causato lo scarto

Una volta noto l'errore (o gli errori), è possibile correggerlo modificando il documento o le anagrafiche in Business, in quanto la fattura elettronica ancora non è stata fiscalmente emessa e il ricevente designato non l'ha mai ricevuta. Se le correzioni comportano modifiche contabili (importi, iva, righe di articoli, ...) e se si utilizza il modulo contabilità di Business occorre ricontabilizzare il documento.


4. Reimportazione e nuovo invio

A questo punto si ripete la procedura di importazione in consolle, generazione xml e invio a DocEasy.

Se le correzioni sono sufficienti lo SdI non scarterà nuovamente il documento e lo inoltrerà al destinatario. Se invece le correzioni non fossero sufficienti, o si verificassero altri problemi, il documento sarà scartato nuovamente e tornerà ad avere in consolle lo stato "ScartoSDI"; si dovrà in questo caso ripetere le operazioni indicate in questo articolo anche per il nuovo scarto.



Fatture rifiutate

Ho inviato una fattura a DocEasy, ma aggiornando lo stato in consolle questo risulta essere un rifiuto della PA. Che significa? come devo gestirlo?


NOTA: per sapere cosa è uno rifiuto della PA e cosa comporta consultare la relativa FAQ "Cosa è un Rifiuto PA?".

Soluzione

Per trattare un rifiuto PA occorre seguire le seguenti operazioni.


Determinare la ragione del rifiuto

Per poter produrre un documento che rispetta i dettami della PA e che non sarà quindi rifiutato, occorre sapere perché l'invio precedente è stato rifiutato.


NOTA: Per la determinazione della ragione del rifiuto fare riferimento alla voce "Come si determina il motivo dello scarto SdI o del rifiuto PA ricevuti in DocEasy?".

Creazione e invio di una nota di credito elettronica

Una fattura rifiutata risulta fiscalmente emessa, pertanto non deve essere rinviata con stessa numerazione; deve essere invecestornata tramite una nota di credito elettronica a storno totale della fattura rifiutata. Occorre pertanto creare la nota di credito in formato elettronico ed inviarla per poter correggere il precedente invio; che questa nota di credito sia accettata o rifiutata dalla PA è ininfluente, l'importante è che sia consegnata dallo SdI (cioè che non sia uno scarto SdI), e quindi fiscalmente emessa.


NOTA: può accadere che la PA richieda obbligatoriamente il rinvio dello stesso documento con stessa serie, numero e data. Noi sconsigliamo questa pratica, ma è tecnicamente possibile; per procedere in tal senso fare riferimento alla voce "Come si rinvia una fattura rifiutata a DocEasy?".


Creazione e invio di una nuova fattura elettronica

Una volta noto l'errore (o gli errori) che hanno causato il rifiuto (rilevati al punto 1) è necessario creare una nuova fattura elettronica, questa volta corretta, che quindi non abbia gli errori della prima fattura che è stata rifiutata; questa nuova fattura dovrà essere importata in consolle, generata ed inviata elettronicamente.

Se le correzioni sono sufficienti la PA non rifiuterà il nuovo documento; se invece le correzioni non fossero sufficienti, o si verificassero altri problemi, anche il nuovo documento potrebbe essere rifiutato; si dovrà in questo caso ripetere le operazioni indicate in questo articolo anche per il nuovo rifiuto.